IANNIELLO Pasquale
di Ernesto e di Concetta Rodagno, nacque a Frattamaggiore di Napoli il 9 febbraio 1891 e morì in combattimento a Porte di Salton il 24 ottobre 1918.
In Asti, dove risiedeva con la famiglia, conseguì il diploma di perito meccanico. Chiamato alle armi per il servizio di leva ed arruolato nell’11° reggimento fanteria della brigata Casale, partecipò alla campagna libica dal luglio 1912 e rientrato in Italia fu congedato col grado di caporale nel novembre 1913. Nel maggio 1915, dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, richiamato per mobilitazione, fu assegnato il 15 giugno all’82° reggimento Torino che raggiunse in zona di operazioni in Val Cordevole. Partecipò nel luglio alle azioni svolte dal reggimento contro le difese del Settsass – M. Sief, e in ottobre a quelle svoltesi per la conquista della Conca di Val Parola. Promosso sergente nel novembre 1915, combatté su Col di Lana, il 21 aprile 1916, dove rimase ferito e fu ricoverato in ospedale. Guarito, fu ammesso a frequentare un corso mitraglieri e, dopo, ritornò in linea, sull’Isonzo, con una sezione della 127^ compagnia mitraglieri Fiat del 74° reggimento fanteria con la quale prese parte alla battaglia di Gorizia dell’agosto 1916. E combattendo sul Nad Logem, a San Grado di Merna e sul Veliki, per le numerose prove di ardimento e per abilità di comando fu promosso sergente maggiore per merito di guerra. Ed ancora, con la sezione mitragliatrici assegnata al 228° reggimento Rovigo, combatté dal maggio 1917 sul Volkovniak e a Dosso Faiti; e durante il ripiegamento al Piave, per le rinnovate prove di valore, fu promosso aiutante di battaglia per merito di guerra. Passato alla 572^ compagnia mitraglieri assegnata al 6° reggimento Aosta, partecipò alla battaglia del giugno 1918 a Nervesa e ai primi dell’ottobre successivo si portò nel settore dello Spinoncia. All’alba del giorno 24 ottobre, il 6° reggimento mosse all’attacco delle posizioni austriache dello Spinoncia e delle Porte di Salton, sostenuto dal fuoco della compagnia mitragliatrici. L’aiutante Ianniello, benché ferito due volte fin dall’inizio del combattimento, non abbandonò il campo della lotta. Riaccesasi la battaglia, fu tra i primi ad accorrere e mentre con i fanti Stava per varcare le Porte di Salton, cadde eroicamente sul campo. Alla sua memoria venne concessa, con d. l. del 29 maggio 1919, la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:
Ferito alla testa e ad una spalla, rimaneva al suo posto, rinunciando ad ogni cura, sino alla fine del combattimento. Al riaccendersi della lotta fuggiva dal posto di medicazione, eludendo la sorveglianza del sanitario che ne aveva disposto l’inoltro in un ospedale da campo, ed accorreva alla battaglia, debole bensì per il molto sangue perduto, ma animato dalla più ardente e più pura fede. Cadeva sulla soglia delle Porte di Salton, che la incessante ed intensa mitraglia nemica interdiceva, e che egli per primo aveva voluto varcare, consacrando con una gloriosa morte il suo fulgido valore. – Porte di Salton (Spinoncia), 24 ottobre 1918.
G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare 1918, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 154.