CIANO Costanzo
di Raimondo e di Argia Puppo, nacque a Livorno il 30 agosto 1876 e morì a Ponte a Moriano di Lucca il 27 giugno 1939.
Entrato giovanissimo all’Accademia Navale ne uscì guardiamarina nel luglio 1896 imbarcando sulla nave Doria. Durante la guerra di Libia del 1911 – 12, col grado di tenente di vascello comandante del piroscafo requisito Siracusa, ebbe un encomio solenne per le brillanti missioni compiute. Alla dichiarazione di guerra all’Austria, comandante della Misurata, mentre si trovava nelle acque di Tobruk, con un ingegnoso strattagemma riuscì a catturare un capo ribelle senussita ed il suo stato maggiore. Il 1° aprile 1916 sostituì il fratello Arturo nel comando del cacciatorpediniere Zeffiro e intraprese ardite operazioni esplorative ed incursioni negli intricati canali della costa dalmata, per le quali fu decorato di tre medaglie d’argento al valore rispettivamente in Alto Adriatico, aprile – maggio 1916; a Parenzo, il 2 giugno 1916 ed a Pola 1 e 2 novembre 1916. Promosso capitano di fregata a scelta nel maggio 1917, fu nominato comandante della flottiglia Mas. Ideò, organizzò ed eseguì memorabili imprese per le quali fu decorato di una medaglia di bronzo al valore per l’azione di Farsina nel gennaio 1917 e della quarta medaglia d’argento a Cortellazzo, nel novembre successivo, per aver audacemente attaccato e costretto a ritirarsi due grandi navi da battaglia austriache che tentavano di bombardare le difese costiere sul Piave. Abilmente preparò e diresse l’audacissima incursione nella baia di Buccari, cui partecipò Gabriele D’Annunzio, e per la quale, con decreto 31 ottobre 1923, fu decorato di medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:
Al comando di una squadriglia di Mas percorreva 90 miglia entro mari nemici, spingendosi per angusti sinuosi canali, sorpassando strettoie sbarrate e difese da artiglierie, raggiungendo lo scopo di lanciare i sei siluri delle sue tre unità contro le navi rifugiate nella parte più profonda di un munito ancoraggio avversario. Rifaceva quindi lo stesso cammino esponendosi alla reazione del nemico, la quale, per mare, per terra, per aria si presentava facilissima, naturale, sicura sulla via del ritorno. – Buccari, 10 – 11 febbraio 1918.
Promosso capitano di vascello per merito di guerra nel maggio 1918, fu nominato Ispettore dei Mas per la difesa di Venezia. Infaticabile, preparò il forzamento della baia di Pola del 1° novembre 1918 che portò all’affondamento della Viribus Unitis e per il quale gli venne concessa la commenda dell’Ordine Militare di Savoia. Collocato in ausiliaria a domanda nel maggio 1919, ed eletto deputato per la circoscrizione di Livorno nella XXVI legislatura, fu nel 1922 sottosegretario di Stato alla Marina, quindi ebbe i più alti incarichi di governo. Nominato contrammiraglio in ausiliaria nel 1923 fu presidente del Gruppo Medaglie d’Oro dal 1926. Cavaliere della S.S. Annunziata dal 1929, ebbe la promozione ad ammiraglio d’Armata nel 1936.
G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare 1918, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 34.