ZUCCHI Aldo

n. 1907 Firenze. Tenente s.p.e. (servizio permanente effettivo) fanteria, XX battaglione coloniale.

Entrato all’Accademia Miilitare di Modena nell’ottobre 1929, ne usciva sottotenente di fanteria in s.p.e., due anni dopo e, ultimato il corso di applicazione a Parma, veniva assegnato al 19° reggimento fanteria ove era promosso tenente nell’ottobre 1932. Trasferito nel 1935 nel R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) dell’Eritrea si imbarcava a Napoli il 23 febbraio e sbarcava a Massaua l’8 marzo, assegnato al Deposito reclutamento di Asmara. Ottenuto il trasferimento in reparti combattenti indigeni, era assegnato al XX battaglione coloniale partecipando poi a tutte le operazioni di guerra e particolarmente ai combattimenti di Amba Aradam, Amba Alagi, Lago Ascianghi e Passo Mecan. Rimpatriato nel 1937 e passato al 2° reggimento granatieri due anni dopo ritornava in A.O. (Africa Orientale) destinato al 10° granatieri di Savoia come istruttore. Rinunciava all’incarico per entrare nuovamente a far parte del suo vecchio battaglione, il XX coloniale.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Passo Mecan, 1936).

Fiera tempra di combattente, rifiutava una destinazione di privilegio per tornare fra i suoi ascari e viverne così i rischi ed i disagi nelle operazioni di grande polizia. In un aspro combattimento, intuita la critica situazione di un reparto avanzato, si poneva, con generoso slancio, alla testa di pochi animosi che, trascinati dal suo esempio in terreno quanto mai difficile, si lanciavano arditamente sull’avversario, travolgendolo. Caduto mortalmente ferito, alla testa dei suoi ascari, a coloro che si prodigavano per occorrerlo, rispondeva: Lasciatemi, ormai per me è finita. Date addosso ai ribelli e prendeteli. Spirava poco dopo gridando, in un supremo sforzo: Viva il XX battaglione. Esempio sublime di alte virtù militari e di generoso cosciente sereno sacrificio. Debrasina, 24 marzo 1939.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 369.